sabato 21 aprile 2012

Stereotipi Italiani e taxisti creativi.


Bucarest, settimana scorsa. Prendo un taxi dall'aeroporto per il centro città. Taxista anzianotto, simpatico, che spiccica qualche parolina d'italiano.

Dopo circa dieci minuti siamo immersi nel traffico cittadino. Semaforo, il taxista armeggia nella tasca di fianco a lui, poi con estrema nonchalance si gira e mi porge questo biglietto.

Rimango basito per un attimo e poi cortesemente ringrazio.

Eh già, del tipo, sei italiano, sei a Bucarest. Cosa sarai mai venuto a fare?

Ah 80 ron sono circa 18 euro, beh, un buon prezzo. C'è crisi.

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